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Ho catturato l’immagine nella spiaggia della riserva naturale di Torre Salsa di Agrigento.
Il sole è stato la stella cometa e la barca la grotta dove un certo numero di uomini sono nati alla vita di questo angolo di terra.
Nessun albergo li ha accolti, solo una spiaggia ha dato loro ospitalità. Li ha mossi non l’editto di Erode, ma quello della guerra e della fame.
Manca il bue e l’asinello… siamo chiamati, da uomini di buona volontà, a riscaldare i nuovi nati con il diritto a trovare una umana convivenza.
Esigenza eccessiva di questi giorni! A  molti concittadini sembra di sì.
Non occorre essere grandi storiografici, ma le migrazioni hanno solcato ogni angolo del pianeta. E hanno pure impresso svolte alla storia. A cominciare dalla caduta dell’impero Romano.
C’è chi pensa al governo dei muri e chi a quello delle impronte. I muri segnano tracce di separazione, di confine e di presunta differenza nel consorzio umano. Le impronte aprono la porta alla comune identità umana, cui è dato in dote questo angolo di universo per viverlo, salvaguardarlo e lasciarlo in eredità. La strada della civile e sostenibile convivenza è l’unica percorribile. A noi la sfida!

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